Le indennità messe in campo dal Governo.
E’ una delle misure per sostenere lavoratori, famiglie e autonomi; tuttavia non sono automatiche e sono ad accesso limitato.
Per tutte quelle gestite dall’Inps, dai congedi parentali per i figli ai voucher o ai bonus da 600 euro, l’erogazione avverrà secondo le regole che saranno fissate dall’Istituto di previdenza probabilmente questa settimana e saranno soggette al meccanismo del cosiddetto “rubinetto”.
L’Inps non appena si renderà conto che le risorse non saranno sufficienti, sospenderà l’erogazione dei bonus, chiudendo l’erogazione.
Si sta infatti lavorando a un’ipotesi di “click day”.
Il bonus :
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è fissato nella misura di 600 euro;
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non concorre alla formazione del reddito;
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è previsto per una platea di 5-6 milioni di autonomi (artigiani/commercianti) , professionisti con partita Iva, collaboratori, operai agricoli e stagionali;
In particolare possono accedere al contributo:
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liberi professionisti con partita IVA (iscritti alla gestione separata INPS) e co.co.co. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.
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lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (artigiani – commercianti) , non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
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lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno perso il lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. Gli stessi non devono essere titolari di pensione o di altro rapporto di lavoro dipendente;
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i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
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i lavoratori dello spettacolo ovvero che siano iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo. Questi devono avere almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo e un reddito (da questo lavoro) non superiore a 50.000 euro. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non possono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.
Si attende una apposita circolare per questa settimana e la corsa agli indennizzi probabilmente scatterà la prossima settimana, mentre i pagamenti arriveranno ad aprile.
Esclusi dall’indennità di 600 euro, i professionisti iscritti a Casse di previdenza, ordini o albi professionali potranno richiedere l’erogazione di un’indennità, definita “reddito di ultima istanza”.
Ai lavoratori con redditi fino a 40mila euro che in questi giorni di serrata obbligata continuano a recarsi sul posto di lavoro, il datore di lavoro dovrà riconoscere direttamente nella busta paga di aprile (o a conguaglio) un bonus aggiuntivo di 100 euro, commisurato alle giornate di presenza.
Per artigiani, commercianti e professionisti, che attiveranno procedure di sanificazione per contenere il contagio da Covid-19, per il periodo d’imposta 2020 è riconosciuto un credito d’imposta del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di 20mila euro per ciascun beneficiario.
Il limite di spesa stanziato è di 50 milioni di euro per il 2020. Per ottenere il credito bisognerà attendere regole e istruzioni dei ministeri dello Sviluppo economico e dall’Economia. Il riferimento all’anno d’imposta 2020 lascia intendere che il credito sarà spendibile con la dichiarazione dei redditi presentata nel 2021.