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Parte l’anonimetro

  • di Luigi Mondardini

    Per il recupero di imposte evase per circa 2,8 miliardi di euro.

    Di cosa si tratta.

    Al fine di favorire il miglioramento della qualità dei controlli, Agenzia Entrate si era ripromessa di introdurre nuovi strumenti e progetti di analisi avanzata dei dati che fossero in grado di sfruttare l'intelligenza artificiale.

    Nel dettaglio, il lavoro dell’Agenzia delle Entrate per la seconda parte del 2023 riguarderà i controlli incrociati sui conti correnti dei contribuenti.

    Dopo la firma della Convenzione triennale con il MEF, il Direttore Ruffini ha indicato proprio il controllo dei conti correnti come primo passo da compiere per raggiungere l'incasso di 2,8 miliardi in più dalla lotta all’evasione fiscale. Si procederà inoltre con le attività di compliance tramite l'invio di circa 3 milioni di lettere entro la fine del 2024. 

    Nello specifico, l'Anonimometro mira a effettuare controlli sui conti correnti anti evasione. I controlli sui conti correnti vengono effettuati dal Fisco tramite un super algoritmo le cui regole sono state definite dall’Agenzia delle Entrate in un documento del 19 maggio scorso. Nello specifico, sono stati individuati i criteri alla base del suo funzionamento e le metodologie che vengono adottate per analizzare il rischio evasione. 

     

    I dati nel mirino del fisco

    Il Fisco ricava i dati contenuti all’interno dell’Archivio dei Rapporti Finanziari e li incrocia con le altre informazioni in possesso dell’Amministrazione. 

    Questo strumento consente di effettuare una vera e propria analisi del rischio basandosi sui dati raccolti all’interno dell’Anagrafe dei Conti Correnti, il maxi database delle Entrate con i dati di ogni singolo conto corrente dei contribuenti italiani.

    Nell'Anagrafe vi sono:

    • gli estratti conto;
    • le movimentazioni in entrata e in uscita;
    • qualsiasi altro rapporto che i cittadini hanno con la propria banca;
    • Il database si alimenta con le informazioni che vengono fornite direttamente dalle banche all’Agenzia delle Entrate.

    Occorre specificare che i dati vengono trattati in maniera anonima e analizzati senza essere collegati immediatamente al loro titolare.

    Per quanto riguarda i dati sensibili, essi vengono sostituiti con dei codici fittizi, in modo da garantire la protezione dei dati personali dei contribuenti che non vengono sottoposti a controlli fiscali.

    Scopo di questo strumento antievasione è quello di individuare i soggetti che, in base al proprio volume d’affari e al tipo di operazioni che stanno svolgendo, potrebbero essere a rischio evasione fiscale.

     

    Come si svolgeranno i controlli.

    Le fasi di funzionamento dell'Anonimometro sono le seguenti:

    1. individuazione della platea;
    2. scelta basi di dati;
    3. messa a disposizione dati;
    4. analisi qualità;
    5. definizione criterio di rischio;
    6. scelta modello di analisi;
    7. verifica corretta applicazione del modello di analisi e del criterio di rischio;
    8. estrazione e identificazione soggetti a rischio;
    9. test su campione:
    10. predisposizione liste selettive.

     

    Francesco Mondardini

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